Tra le note

Trenta

Gennaio, un inizio che sa di riflessioni, volente o violente.

Trenta, un numero che non dice niente, ma sembra dire tutto.

Anni, un’unità che, assume di senso solo al passato.

Non so bene come definirli. Non sono un punto d’arrivo, ma nemmeno un punto di partenza. Sono semplicemente un’altra tappa, messa lì, che sembra voler suggerire: “Dovresti aver capito qualcosa.”

E invece, no. Non capisco.

Dovrei sentirmi diverso? Forse si. Forse no.

Avrei dovuto sentirmi arrivato? Ma dove, poi?

O forse dovrei sentirmi perso? Tutto è al suo posto.

Ma tutto cosa? Ma cosa significa essere perso? Cosa significa cercare? Cercare cosa, poi?

Mi sembra di cercare da sempre. Un passo dopo l’altro. Sempre avanti. Sempre alla ricerca di una via d’uscita. Cercare, sapendo che non la troverai.

Presto capisci che non c’è uscita.

Non c’è nemmeno un punto d’arrivo.

E allora cosa cerco?

Forse, di perdermi.

Ci piace pensare che ci sia un finale dei capitoli. Un momento univoco, in cui tutto assume di senso, in cui potremo dire: “Ecco, ci sono arrivato. È tutto qui.”

Ma quel momento non arriva mai. Non deve arrivare.

È un percorso che si allunga mentre lo percorriamo, una curva che non smette mai di piegarsi.

E se il senso fosse proprio questo? Cercare.

Cercare sapendo che non la troverai mai.

Cercare sapendo che la meta non esiste.

Eppure, cerco. Qualcosa che mi dice di continuare.

Mi chiedo se sono davvero perso, o se semplicemente sono dove devo essere. Non ho una risposta, e forse va bene così. Continuo a camminare, continuo a cercare, anche se non so cosa troverò. Perché, in fondo, è questo che mi tiene sveglio:

l’idea che ci sia qualcosa, da qualche parte, che vale la pena scoprire.

Anche quando non so perché. Anche quando non so per cosa.

Perché fermarsi sarebbe peggio.

Fermarsi significherebbe accettare che non c’è niente.

E io non posso accettarlo. Deve esserci qualcosa.

Deve esserci di più.

Forse mi sono perso. Ma forse no.

Forse sono esattamente dove devo essere.

E questo, forse, è tutto ciò che mi serve sapere.

Alla prossima nota,

Marco.